Un tavolo per ridurre i club di A, B e C

Il n.1 della Figc: 'Si potrebbe passare da 102 squadre a una settantina'

1506344811456_GettyImages-65530564.jpg"All'inizio del nuovo anno apriremo un tavolo e mi auguro che si possa arrivare a una soluzione ragionevole nell'arco di 3-4 anni. E' inevitabile che i campionati professionistici vadano ridotti, e mi riferisco a serie A, serie B e soprattutto serie C. Si potrebbe passare dalle attuali 102 squadre a una settantina".

Carlo Tavecchio, presidente della Figc, non ha ancora rinunciato all'idea di ridurre il numero di squadre nei campionati dove si fa sempre piu' netto il gap fra big e piccole, "un problema che riguarda non solo l'Italia ma anche l'Europa", spiega ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento. Ridurre il numero di squadre consentirebbe dei risparmi importanti per le societa', e' la tesi di Tavecchio, "ma finche' questa decisione spetta ai soggetti partecipanti sara' difficile portare a compimento la questione. I fatti sono questi, la volonta' c'e' ma quelli della parte destra della classifica non andranno mai incontro a quelli della parte sinistra e per ridurre i campionati servono delle maggioranze qualificate".

Da qui il tavolo con le varie parti in causa per provare a trovare un accordo per quanto l'attuale campionato di serie A "mi sembra molto interessante, non sara' un torneo monocorde e ci saranno delle chance anche per altre squadre importanti, e' il miglior modo possibile di portare il calcio italiano nel mondo". Lo scudetto, insomma, non sara' una corsa a due fra Napoli e Juve, "siamo all'inizio e tutto puo' ancora decidersi".

Il commissariamento della Lega di serie A potrebbe non esaurirsi a breve. "C'e' ancora il problema dei diritti tv nazionali e della governance che non e' di poco conto. Credo che non sara' facile chiudere il commissariamento entro il 31 ottobre, quando scade il mandato, ma ce la metteremo tutta". 

Il Var "e' un grande mezzo di giustizia, sono state riformate almeno una decina di decisioni che hanno riportato nel giusto il provvedimento sportivo".

Carlo Tavecchio e' soddisfatto di come sta procedendo la sperimentazione della nuova tecnologia in serie A.

"Come in tutte le cose ci vuole una fase di ambientamento e il problema vero e' quello della tempistica della trasmissione dei dati all'arbitro che richiede piu' tempo del previsto. Gli arbitri decidono in 20-30 secondi per cui bisogna ridurre il tempo che intercorre fra la decisione nello studio e quella sul campo, fermo restando che dietro la tecnologia ci sono sempre degli uomini e gli uomini non sono infallibili".

Il Var e' stata fortemente voluto da Tavecchio e vede l'Italia in prima fila in un contesto internazionale dove la Figc sta acquisendo sempre piu' peso. "Ceferin sta mantenendo i patti - sottolinea il numero uno di via Allegri - La cosa piu' importante era avere 4 posti in Champions e l'abbiamo ottenuto, poi ci hanno assegnato l'Europeo under 21 e siamo ora lieti che il posto di vicepresidente Uefa sia stato dato a Uva".

Anche con la Fifa i rapporti sono ottimi. "Siamo stati lungimiranti nell'appoggiare Infantino, e' stato eletto e da quel momento l'Italia si siede al tavolo internazionale con pari dignita' assieme alle altre grandi nazioni".

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  • pubblicato25.09.2017
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