Nella prima puntata domenicale 2016 del talk show condotto da Fabio Fazio, ancora una volta grandi ospiti dell’attualità e dello spettacolo: il Maestro Riccardo Muti torna nello studio di Che tempo che fa in occasione della pubblicazione con il Corriere della Sera, a partire da lunedì 11 gennaio, della collana Riccardo Muti – La musica è la mia vita, raccolta inedita di ben 32 registrazioni scelte dal Maestro che ne ripercorrono la sfolgorante carriera: attualmente è direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra e direttore onorario del Teatro dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Sinfonica di Filadelfia; è stato direttore musicale del Maggio musicale fiorentino dal 1968 al 1980, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano dal 1986 al 2005 mentre dal 2004 dirige l’ Orchestra giovanile Luigi Cherubini da lui fondata.
Giuseppe Tornatore, Premio Oscar per il Miglior film straniero nel 1990 con Nuovo Cinema Paradiso, il 14 gennaio torna nelle sale cinematografiche con La corrispondenza di cui, oltre che regista, è autore del soggetto e della sceneggiatura che, sotto forma di romanzo, sarà in libreria nello stesso giorno; la colonna sonora del film è di Ennio Morricone ed è interpretato da Jeremy Irons ed Olga Kurylenko, la modella e attrice di origine ucraina che, in soli dieci anni di attività, ha lavorato con registi come Roland Joffé, Terrence Malick, Russell Crowe e con Marc Forster inQuantum of Solace della serie 007.
Ne l’Anteprima di Che tempo che fa, Gianni Clerici, in libreria con Quello del Tennis – Storia della mia vita e di uomini più noti di me e la giovanissima cantante rivelazione inglese Lapsley che, accompagnata dalla sua band, dal vivo, esegue Hurt Me. Gli ospiti sono presentati da Filippa Lagerback mentre Luciana Littizzetto apre e chiude la trasmissione con il suo originale commento delle notizie della settimana.
anteprima: Giovanni Clerici è considerato uno dei maggiori esperti di tennis del mondo tanto che, per il numero e la qualità delle sue pubblicazioni, è stato inserito nel 2006 nella Hall of fame del Tennis, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli. Nel corso della sua attività tennistica, si è aggiudicato 2 titoli nazionali juniores. Come tennista ha partecipato anche ai tornei del Roland Garros e di Wimbledon. Ha iniziato a collaborare giovanissimo alla Gazzetta dello Sport diretta da Gianni Brera. Con Brera trasmigrerà al Giorno e, successivamente aRepubblica, dove tuttora si occupa di tennis e di recensioni di libri. Ha scritto più di 7000 articoli, ed è uno dei più competenti commentatori di tennis in circolazione. Ha scritto per il teatro ed ha vinto nel 1987 il Premio Vallecorsi con Ottaviano e Cleopatra. Ha pubblicato romanzi come Fuori Rosa e tra i tanti titoli vale la pena ricordare Zoo che ha ottenuto il Premio Grinzane Cavour. Il suo libro di maggior successo, 500 anni di tennis, nasce dall'idea di racchiudere in un libro tutto il tennis, è stato tradotto in diverse lingue ed è il libro sul gioco e i suoi eroi più venduto nel mondo. E’ uscito a settembre Quello del tennis. Storia della mia vita e di uomini più noti di me. Il sottotitolo del libro è importante, Clerici non la definisce una “auto-biografia” ma una “bio-eterografia”, per spiegare che sono stati gli incontri e le frequentazioni con persone di genio ad aver arricchito la sua esistenza. Una grossa parte del libro è dedicata proprio al sentimento dell'amicizia, carburante della sua attività di scrittore. Ci sono gli amici dell'infanzia come Giorgio Mondadori e i tennisti incontrati a vent'anni nei tornei in giro per il mondo e mai più persi di vista, i colleghi come Gianni Brera, luoghi del cuore e gli incontri con miti come Hemingway o Herman Hesse.